Author Archive Marianna

Esposta la Fiat 500 D che fu di Sandro Pertini

Nell’atrio della sede della Regione Liguria, Immatricolata nel 1962, proviene dal Museo dell’auto di Torino.

La storica Fiat 500D rossa appartenuta all’ex presidente della Repubblica Sandro Pertini è esposta fino al 10 aprile nell’atrio della sede della Regione Liguria, in via Fieschi 15, a Genova. L’iniziativa è organizzata dall’Assemblea legislativa della Liguria e dall’ente Stati Generali del Patrimonio Italiano e rientra nel programma ‘Le Città Presidenziali’, un itinerario culturale, storico e turistico che ha il patrocinio di Anci, Museo Nazionale dell’Automobile di Torino, Associazione Sandro Pertini di Stella San Giovanni (Savona) e della Fondazione Sandro Pertini di Firenze. La prima “tappa” della storica automobile è stata, il 24 febbraio scorso, a Stella, paese natale di Pertini.
    La Fiat 500 D, immatricolata nel 1962, solitamente è esposta nel Museo Nazionale dell’Automobile di Torino e fu donata al capoluogo piemontese dalla vedova di Pertini, Carla Voltolina.
    “Il tour della Cinquecento del Presidente Pertini non poteva saltare Genova, e la sede della Regione in particolare – ha detto il vicepresidente del Consiglio Regionale della Liguria Armando Sanna – : in Liguria Pertini è nato e ha vissuto, a Genova ha lavorato da giornalista. L’automobile che fu sua, come di molti italiani del tempo, incarna perfettamente lo spirito popolare e democratico che ha sempre animato il suo impegno politico. Il Consiglio regionale gli ha dedicato l’Aula perché qui Pertini sarà sempre a casa sua, così come i suoi ideali”.
    «L’iniziativa -ha detto Il presidente degli Stati Generali del Patrimonio Italiano Ivan Drogo Inglese – rappresenta anche un omaggio alla Fiat 500 simbolo iconico dell’ingegno italiano e più in generale al mondo del motorismo storico che in Liguria conta migliaia di appassionati e collezionisti”.
    Il simbolico taglio del nastro davanti alla storica automobile è stato eseguito da Ardenia Dellepiane, vedova di Fulvio Cerofolini, partigiano, sindaco di Genova dal 1975 al 1985, parlamentare e presidente del Consiglio regionale dal 1996 al 2000. 

fonte:

www.ansa.it/amp/canale_motori/notizie/auto_moto_storiche/2024/04/09/in-consiglio-liguria-liconica-fiat-500-d-che-fu-di-pertini_b2eae3e9-8375-4ec0-bb13-1a55413a025b.html

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Assicurazione: scatta l’obbligo anche per i veicoli fermi

Una nuova legge dice che devono essere assicurati anche tutti quei veicoli che non circolano su strade aperte al pubblico. Chi non si adegua rischia sanzioni molto pesanti

TUTTI ASSICURATI – Domani sarà una data importante per chi ha un veicolo fermo nel proprio box: infatti dal 23 dicembre 2023 tutti i veicoli a motore, compresi quelli che non scendono in strada e sono parcheggiati in aree private, dovranno essere assicurati. Lo stabilisce il decreto legislativo n. 184 del 22/11/2023 che, recependo una direttiva europea, obbliga di assicurare per la responsabilità civile verso terzi anche i veicoli fermi o parcheggiati in aeree private. Viene di fatto eliminata la possibilità di non assicurare i veicoli che non sono in marcia o che sono fermi su strade o aree non accessibili al pubblico. “L’obbligo si estende anche ai veicolo utilizzati soltanto in zone il cui accesso è soggetto a restrizioni”, specifica la nuova norma.RISCHIO STATICO – Quindi la legge impone l’assicurazione per tutti i veicoli immatricolati in Italia, vale a dire tutti quelli che hanno una velocità superiore a 25 km/h o un peso superiore a 25 kg e una velocità superiore a 14 km/h. Tra i veicoli interessati alla nuova normativa rientrano anche i rimorchi. È stato quindi introdotto il cosiddetto rischio statico, avvalorando l’idea che un veicolo anche quando comporta un rischio e per questo deve essere assicurato. LE DEROGHE – Restano alcune deroghe al nuovo obbligo. È infatti possibile evitare di pagare l’assicurazione per questi veicoli nel caso in cui siano formalmente ritirati dalla circolazione (per esempio radiati per la demolizione o per l’esportazione all’estero), ma anche per quelli sequestrati o oggetto di fermo amministrativo. Sono esclusi dall’obbligo di assicurazione anche i mezzi che non possono essere usati per il trasporto, magari perché privati di una parte fondamentale come il motore, che vendono usati come elemento decorativo o di esposizione. Resta valida la possibilità di sospendere l’assicurazione su richiesta del contraente, per un massimo di 10 mesi all’anno. Per i veicoli storici iscritti negli appositi registri è possibile arrivare a 11 mesi all’anno di sospensione. LE SANZIONI – Per il momento difficile dire in che modo l’autorità potrà applicare eventuali sanzioni, in particolare per veicoli chiusi all’interno di un box privato. In attesa di capire come verrà fatta rispettare la nuova norma, le sanzioni rimangono quelle previste dall’attuale Codice della Strada per chi circola senza una copertura assicurativa, quindi una multa da 866 a 3.464 euro a cui aggiungere la perdita di 5 punti sulla patente, il sequestro del veicolo e il ritiro della carta di circolazione. Nel caso di pagamento della sanzione entro 5 giorni, si ha diritto a uno sconto del 30%, facendo scendere la multa a 606,20 euro

Fonte: https://www.alvolante.it/news/assicurazione-scatta-obbligo-anche-veicoli-fermi-391029

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DECRETO TARGHE STORICHE: SI PARTE IL 27 NOVEMBRE CON UNA NOVITÀ ASSOLUTA A LIVELLO NORMATIVO

Il 25 novembre entra in vigore il Decreto Ministeriale 468 del 21/11/2023 emanato dalla Direzione Generale per la Motorizzazione che disciplina le modalità operative per il rilascio, ai sensi dell’articolo 93, comma 4, c.d.s., della targa storica per autoveicoli, motoveicoli e macchine agricole di interesse storico e collezionistico di cui all’articolo 60 del Codice della Strada. A breve verrà diramata, a tutti gli operatori interessati, la circolare con le istruzioni di dettaglio.Dal 27 novembre 2023 al 5 gennaio 2024 sarà quindi avviata la fase di sperimentazione con l’ausilio di un numero ristretto di operatori professionali individuati dalle associazioni nel settore della consulenza automobilistica. Successivamente, dall’8 gennaio 2024, le procedure per il rilascio saranno utilizzate da tutti gli Sportelli Telematici dell’Automobilista privati e dagli uffici della Motorizzazione Civile per l’immatricolazione e la reimmatricolazione dei veicoli di interesse storico e collezionistico non assoggettati all’obbligo di iscrizione al PRA.La targa storica può essere rilasciata ai veicoli già immatricolati in Italia e radiati d’ufficio ai sensi dell’articolo 96 c.d.s.; a quelli radiati per esportazione ai sensi dell’articolo 103 c.d.s.; agli esemplari radiati per ritiro su area privata, ai sensi della previgente legislazione, su richiesta presentata per la prima volta entro il 26 aprile 2006; ai veicoli radiati per demolizione, ai sensi della previgente legislazione, prima del 30 giugno 1998, ad esclusione di quelli per i quali siano stati erogati contributi statali alla rottamazione; ai veicoli immatricolati in Italia e mai dismessi dalla circolazione, per i quali venga richiesta una reimmatricolazione con targa storica; ai veicoli privi di targhe e di documenti di circolazione, quando non risultino radiati né successivamente reimmatricolati in Italia.Per queste categorie la targa storica è associata al veicolo in sede di immatricolazione o di reimmatricolazione dello stesso. La targa storica può essere rilasciata anche agli autoveicoli, ai motoveicoli e alle macchine agricole mai cessati dalla circolazione e ancora muniti di targa storica originale rilasciata in Italia, in caso di furto, smarrimento, distruzione o deterioramento della targa stessa.Il rilascio della targa storica può avvenire a condizione che la stessa risulti essere già stata precedentemente associata al veicolo di interesse storico e collezionistico per il quale viene richiesta l’immatricolazione o la reimmatricolazione“Siamo alle fasi finali di un importante percorso – sottolinea il Presidente ASI Alberto Scuro – che, insieme alle istituzioni coinvolte, porta ad una significativa opera di tutela dei veicoli storici. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con il Ministro e Vicepremier Salvini ed il suo consulente per il motorismo storico Giovanni Tombolato, la Motorizzazione Civile, con l’attenzione e la competenza del Direttore Generale Pasquale D’Anzi, hanno svolto un lavoro tutt’altro che banale, introducendo una novità assoluta sia a livello normativo, sia di applicazione pratica”.“Questo decreto – aggiunge Giovanni Tombolato – rappresenta una grande opportunità per elevare ulteriormente il livello di originalità dei veicoli storici conservati in Italia. È stato un lavoro lungo e complesso, portato a termine grazie all’apporto di molti enti coinvolti e grazie alla sensibilità del Ministro Salvini. Il motorismo storico va preservato per il presente e soprattutto per il futuro per non trasformare questi gioielli in soprammobili”.

fonte ASI

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Decreto attuativo targhe storiche 2023… Ci siamo!

in.questo video vedremo come rifare una targa di una auto d’epoca storica

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Pomello del cambio Fiat 500 epoca – vediamo le differenze 

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Quale maniglia tiraporta montare sulla Fiat 500 epoca

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Come sostituire la cinghia della dinamo Fiat 500

Ciao! In questo video vedremo come si sostituisce la cinghia della dinamo della Fiat 500 d’epoca

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Roma, le auto d’epoca non potranno più circolare: insorgono le associazioni

“E’ una condanna a morte. Le classic car sono lo 0,25% del totale e fanno solo lo 0,014% dei chilometri percorsi dai veicoli d’uso quotidiano”. Appello al presidente Mattarella e ricorso per annullare i blocchi”

Salvare la cultura di auto e moto, la nostra storia, la nostra industria”. Automotoclub Storico Italiano, Registri Storici Alfa Romeo, Fiat, Lancia scendono in campo presentando un Ricorso Straordinario al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per ottenere l’annullamento dei decreti e delle delibere (di Regione e Giunta Regionale del Lazio, Città Metropolitana e Comune di Roma) che impediscono per sempre la circolazione dei i veicoli storici: “E’ una condanna a morte”, dicono. Anche la Federazione Motociclistica Italiana si è attivata per la richiesta delle deroghe al Comune. A Roma circolano oltre 4 milioni di veicoli ma quelli storici registrati alla motorizzazione sono 9.945: una quota pari allo 0,25% del totale, che percorrono annualmente lo 0,014% dei chilometri percorsi dai veicoli d’uso quotidiano. “In Italia circolano quasi 57 milioni di veicoli – spiega Alberto Scuro, presidente dell’Automotoclub Storico Italiano – e, di questi, quelli ultraventennali sono circa 16 milioni. La percentuale di questi ultimi per i quali chiediamo le tutele è del tutto irrilevante ma per continuare a rappresentare la risorsa culturale ed economica che sono oggi per il nostro Paese devono poter essere tenuti in vita attivando specifiche deroghe inerenti la circolazione

tratto da https://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/roma-auto-d-epoca-bandite_61494980-202302k.shtml

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Come cambiare l’olio e quanto olio va nella Fiat 500 epoca – sostituzione

Quale olio motore per FIAT 500 d’epoca? Che olio monta la 500? Come cambiare l’olio motore della Fiat 500? Che olio mettere nella 500 d’epoca? Quantità olio motore Fiat 500 epoca. Quanti litri olio motore Fiat 500 epoca?

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Come si sostituisce la cinghia della dinamo della Fiat 500 epoca senza smontare pulegge

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Cornici fari anteriori Fiat 500 – differenze in fase di restauro

Cosa è la Fiat 500 8 bulloni e 6 viti?

Cosa vuol dire fiat 500 8 Bulloni?

La fiat 500 cosiddetta 8 bulloni è un “nomignolo” che nasce in concomitanza con la nascita della Fiat 500 F nel 1965.

Precedentemente esisteva la Fiat 500 D con le portiere ad apertura A VENTO, dette anche porte a suicidio (suicide doors) perchè spesso si aprivano durante la marcia. Quando nel 1965 la Fiat dovette adeguarsi alle normative in materia di sicurezza, le cerniere delle porte che fino ad allora erano posteriori, vennero spostate anteriormente.

In questo passaggio però, per assicurarsi che le porte avessero una buona tenuta su strada, si decise di produrre le prime Fiat 500 F con porte CONTROVENTO e di “irrobustire” le cerniere con 4 bulloni per cerniera. Nasce così la cosiddetta Fiat 500 8 bulloni prodotta da Marzo e Novembre 1965. 8 bulloni per porta.

Si stimano circa 200.000 vetture prodotte in quel periodo, pertanto la rarità sta nel fatto che sia stata prodotta solo per qualche mese. Successivamente la produzione, assicuratasi che le cerniere potessero essere “alleggerite” passa a 2 bulloni per cerniera.

Spero di esservi stata utile.

Se ti va puoi guardare anche il video della mia Fiat 500 8 bulloni che ho chiamato Ottavio, proprio in onore degli 8 bulloni

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Cosa controllare prima di acquistare una Fiat 500 d’epoca – Guida all’acquisto

Cosa guardare su una Fiat 500 d’epoca? Come scegliere una Fiat 500 d’epoca? Cosa controllare quando si compra una 500? Le risposte in questo video!

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Calandra anteriore Fiat 500 epoca musetto – vediamo le differenze

Quanti tipi di Fiat 500 esistono? Come riconoscere i modelli di 500?? Riconosciamole dalla calandra anteriore

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Fiat 500 trasformabile: cosa vuol dire? Sfatiamo un mito! Fiat 500 epoca

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