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Cosa controllare prima di acquistare una Fiat 500 d’epoca – Guida all’acquisto

Cosa guardare su una Fiat 500 d’epoca? Come scegliere una Fiat 500 d’epoca? Cosa controllare quando si compra una 500? Le risposte in questo video!

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    Come si monta il paraurti della Fiat 500 d’epoca || partnership Con Stile

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    Come lavare una auto senza acqua – a secco || 3D Waterless carwash

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    Restauro fregio stemma smaltato auto || Restauro Fiat 500

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    Fiat 500 porte a vento o controvento?

    Fiat 500 d’epoca: Porte a vento o controvento? Facciamo chiarezza!

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    AUTO ANCORA SOTTO ATTACCO, ASI: “NO ALLA STANGATA SULLE STORICHE”

    Si profila all’orizzonte un altro balzello per le quattro ruote. Riguarderà i veicoli storici, per questo l’ASI, Automotoclub Storico Italiano, è scesa subito in campo per opporsi ad una manovra che potrebbe danneggiare l’intero settore.

    È stato appena presentato un emendamento per il disegno di legge di conversione del Decreto Fiscale, che chiede l’abolizione dell’agevolazione fiscale per i veicoli che hanno ottenuto e riportato a libretto il certificato d’interesse storico e collezionistico, in particolare quelli con età compresa fra 20 e 29 anni. Attualmente, questi veicoli pagano l’imposta ridotta del 50% come forma di tutela che facilita la loro conservazione ed evita la loro rottamazione o la vendita all’estero.

    Con la benzina a due euro al litro, parcheggi sempre più cari, assicurazioni che dopo il Covid torneranno a salire, possibile che sia di nuovo l’auto a dover essere colpita?

    Ecco i contenuti della bozza di emendamento:

    “A decorrere dal 1º gennaio 2022, all’articolo 63 della legge 21 novembre 2000, n. 342, sono apportate le seguenti modificazioni: a) il comma 1-bis è abrogato; b) al comma 1-ter sono aggiunte, in fine, le seguenti parole: “e fino all’anno 2021”:

    Il comma 1-bis, per estrema chiarezza, è questo:

    1-bis. Gli autoveicoli e motoveicoli di interesse storico e collezionistico con anzianità di immatricolazione compresa tra i venti e i ventinove anni, se in possesso del certificato di rilevanza storica di cui all’articolo 4 del decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti 17 dicembre 2009, pubblicato nel supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 65 del 19 marzo 2010, rilasciato dagli enti di cui al comma 4 dell’articolo 60 del codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n.285, e qualora tale riconoscimento di storicità sia riportato sulla carta di circolazione, sono assoggettati al pagamento della tassa automobilistica con una riduzione pari al 50 per cento.”

    Si tratta di un provvedimento che metterebbe in difficoltà un settore già provato dalla pandemia e che, invece, andrebbe incentivato come eccellenza del “made in Italy”. Secondo l’analisi dell’Automotoclub Storico Italiano, con il Covid il settore ha perso oltre mezzo miliardo di euro. Il 75% di questo valore – pari a 375 milioni di euro – si riferisce agli operatori professionali come artigiani, commercianti, micro e piccole imprese che si occupano di gestione, manutenzione, restauro e produzione di parti specifiche per i veicoli storici: attività che in regime di “lockdown” avevano ridotto del 70% la loro operatività.

    “L’emendamento potrebbe avere effetti gravissimi nel settore – spiega il presidente dell’ASI, Alberto Scuro – e non solo sul piano economico. Si andrebbe anche a minare il valore culturale, attuale e futuro, di questi veicoli. Se la preoccupazione è che gli autoveicoli che godono della tutela fiscale (per una legge introdotta tre anni e ormai a regime) siano troppi, la si può facilmente smentire: in base ai dati della Motorizzazione al 2 novembre 2021, sono in tutto 66.050. Cioè lo 0,14% dei 47.564.572 autoveicoli circolanti in Italia e l’1,12% dei 5.908.824 autoveicoli ventennali. Aggiungo che, oltre ad essere pochi, hanno chilometraggi annui bassissimi (1.000 chilometri circa) e che l’inquinamento da loro prodotto è assolutamente residuale. Andando a punire questa esigua minoranza di veicoli, i benefici per lo Stato sarebbero inconsistenti e si andrebbe a compromettere l’intera filiera professionale, si incentiverebbe la dispersione del nostro patrimonio e si spegnerebbero le prospettive occupazionali per molti giovani. Per il nostro Paese le perdite sarebbero decisamente superiori alle possibili entrate. ASI farà tutto il possibile affinché tale emendamento non venga convertito in legge e per illustrare in maniera dettagliata il panorama del motorismo storico nazionale. Incentiviamo la mobilità green ma senza distruggere il passato

    Fonte: https://www.asifed.it/auto-ancora-sotto-attacco-asi-no-alla-stangata-sulle-storiche/

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    Plastica ingiallita rimedi – come sbiancare || Restauro Fiat 500

    hai plastica ingiallita? In questo video vi farò vedere un rimedio per sbiancare le plastiche

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    Parlano di me

    forbes marianna cattolico
    Forbes 1 ottobre 2021
    “Sue Eccellenze” Puntata 86 del 16 novembre 2021
    Puntata del 27 ottobre 2021
    Rivista EpocAuto Ottobre 2020
    Rivista Auto d’Epoca Giugno 2022

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    Assicurazione per auto d’epoca e storiche: tutto quello che c’è da sapere

    I fortunati possessori di una vettura d’epoca o di una di interesse storico, se vogliono circolare con il proprio gioiello devono sottoscrivere una polizza assicurativa. Ecco come:

    Il genio all’improvviso…A mali estremi, estremi rimedi😂

    Quella delle auto d’epoca è una passione che migliaia di appassionati coltivano custodendo gelosamente modelli del passato e partecipando a raduni e fiere. Ne è un chiaro esempio il Salone di auto e moto d’epoca che si tiene ogni anno a Padova, l’ultima edizione è appena andata in scena attirando moltissimi appassionati e anche tanti curiosi, tra stand pieni di “vecchie signore” e autentici pezzi rari. Chi possiede un’auto d’epoca – o di interesse storico, più avanti spieghiamo le differenze – lo fa per passione, per nostalgia o semplicemente per il piacere di avere tra le mani una vettura che ha fatto storia. Ci sono anche quelli che lo fanno per mero business, comprando e rivendendo, del resto anche questo fa parte del gioco. Ma il semplice possedere un gioiello storico non basta: il vero appassionato di auto d’epoca vuole guidarlo, partecipare ai raduni, alle rivocazioni storiche o ad una scampagnata su strade poco trafficate. E per farlo deve necessariamente assicurarlo, come previsto dal Codice della Starda. Quali caratteristiche deve avere l’assicurazione per auto d’epoca e storiche?

    […] appare evidente che un’auto d’epoca debba avere una copertura assicurativa esclusivamente se partecipa ad una manifestazione autorizzata e limitatamente al percorso della stessa. Il proprietario è tenuto a richiedere all’Ufficio Provinciale del Dipartimento per i trasporti terrestri il foglio di via e la targa provvisoria necessari a circolare. I proprietari di un’auto di interesse storico, invece, se iscritti all’ASI hanno già tutto quello che serve per assicurare il proprio vicolo. Non devono far altro che contattare una o più compagnie assicurative per richiedere un preventivo, tenendo conto che i registri storici generalmente hanno delle convenzioni per i propri iscritti.

    Le assicurazioni per auto d’epoca e storiche hanno una classe di merito fissa – senza il sistema bonus/malus – prevedono la guida libera (non incide sull’assicurazione l’essere condotte da persone diverse dall’intestatario). Inoltre, i collezionisti che possiedono più auto storiche possono la “formula garage”, più conveniente rispetto alla stipula di più polizze singole. Il costo della polizza dipende da diversi fatturi, quali: cilindrata del veicolo, la RCA e la presenza di coperture complementari, l’iscrizione all’ASI, l’iscrizione alla FIVS (Federazione Italiana Veicoli Storici), esperienza del conducente e provenienza geografica

    Tratto da: www.gazzetta.it/motori/la-mia-auto/31-10-2019/assicurazione-auto-d-epoca-storiche-tutto-quello-da-sapere-350895819391_amp.shtml

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    Come uscita dalla fabbrica 40 anni fa

    In condizioni perfette, valutata € 42.500. Ha percorso solo 104 km

    Un grande interesse in tutto il mondo per la ‘vecchia’ 500 nelle sue varie generazioni e per le sue derivate, come le carrozzerie speciali da spiaggia o le elaborazioni Abarth. La 500 R in vendita in Olanda, va detto, corrisponde al sogno di ogni collezionista di auto: trovare un esemplare che sia sempre stato conservato nelle condizioni ideali (al chiuso, senza umidità, con le ruote sollevata da terra, al riparo dalla polvere) e che non abbia mai viaggiato su strada. Sul contachilometri totalizzatore di questa auto compare la cifra 104, a conferma del limitatissimo uso su strada, forse solo per andare dalla concessionaria olandese dove venne acquistata nel 1976, per poi finire direttamente nel suo garage.
    Rimasta per 18 anni in questa sorta di ‘cassaforte’ la 500 R da record è poi stata acquistata nel 1994 da uno specialista di vetture Fiat che ha eliminato i piccoli segni del tempo che avevano intaccato la carrozzeria, il sottoscocca, il motore e gli interni – senza operare alcuna sostituzione – e l’ha riportata in pratica alle condizioni in cui questa 500 R è uscita dalle linee di montaggio della Fiat. Quella che il sito di Gina Classic definisce come ”senza dubbio la 500 nello stato di conservazione più perfetto” stupisce, osservando le numerose foto disponibili, proprio per le condizioni dei ‘dettagli’, come i tappetini in gomma, la bulloneria delle sospensioni, lo stato del battistrada dei pneumatici, la totale originalità delle cromature, degli accessori e dei rivestimenti, posacenere e tetto apribile in tela compresi.

    Tratto da: https://whypost.blogspot.com/2015/04/fiat-500-ecco-la-piu-costosa-al-mondo.html?m=1

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    Che fine ha fatto il Made in Italy?

    Sempre più spesso, ultimamente, ci preoccupiamo del Corona Virus e dei prodotti che compriamo on-line dalla Cina. “Chissà quando busserà alla nostra porta il corriere”… “Quando arriverà il pacco?” oppure “Chissà quando finirà questo blocco in Cina!”. Nessuno però che parla del virus che sta ammazzando il Made in Italy, quello che ha fatto cadere la Corona che prima era sulle nostre teste.

    tappezzeria cucitura

    Ho avuto entrambe le nonne sarte che mi hanno sempre ispirato al “fai da te” ed era meraviglioso vedere come da un pezzo di stoffa, nasceva un vestito. La maestria nel maneggiare i tessuti, la fantasia nel creare… Io sono poi una tipa romantica e antiiiiiica quindi non ve la prenderete se vi dico che ho nostalgia di tutto ciò in un tempo in cui la tecnologia va troppo veloce. Vivo costantemente in bilico tra il bello del passato e il bello del futuro. Nel mezzo taglio e cucio le mie auto per passione.

    La tecnologia però ha reso il mondo più a portata di mouse e secondo me, che sono una tipa curiosa e a cui piace cercare e ricercare, online si fanno sempre belle scoperte e l’obiettivo del mio Progetto “Donne in 500” è quello sì di restaurare le mie auto, ma anche quello di studiare, ricercare e di riscoprire (e farvi riscoprire) Aziende che si occupano non solo di restauro delle nostre amate auto storiche, ma che danno valore alla Produzione in casa propria: l’Italia.

    Aziende come Con Stile (https://www.stile500.it/ ) che produce i lamierati delle Fiat 500 pari agli originali o Aziende come Elvezio Esposito (https://elvezio.com) che confezionano da più di 50 anni interni di altissima qualità per tantissimi modelli di auto conformi alla omologazione A.S.I. secondo me sono Aziende che devono essere premiate per l’impegno, il coraggio e per la passione che mettono in ciò che fanno e anche perchè danno la possibilità a noi appassionati di tramandare alle future generazioni, attraverso il restauro, patrimoni materiali chiamati AUTO STORICHE ma soprattutto la Storia, il Vissuto e l’Amore per le nostre automobili.

    Le auto hanno un’Anima. Trattatele bene.

    elvezio esposito tappezzeria e con stile lamierati di alta qualità

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    Rétromobile Parigi – Appuntamento per gli appassionati dal 5 al 9 febbraio

    Parigi, dal 5 al 9 febbraio, presso il centro espositivo Porte de Versailles, Rétromobile celebrerà il suo 45° anniversario!

    Presenti ovviamente anche le nostre beneamine Fiat 500, auto amata in tutto il mondo ancora oggi e icona di stile italiano e design (esposta anche al MoMa di New York, ciao proprio!)

    Un evento internazionale, Rétromobile è la fiera per gli appassionati di auto d’epoca e il primo  annuale incontro. Rétromobile accoglie tesori automobilistici per la gioia degli occhi di 135.000 visitatori attesi da tutto il mondo. Sognare, informarsi, investire, incontrare costruttori, club, federazioni, venditori di ricambi e modelli in scala, ristoratori, carrozzieri, concessionari, organizzatori di eventi: tutto in Rétromobile.
    PIÙ DI 1000 AUTO PRESENTATE LA “GALLERIA D’ARTE AUTO” CON I SUOI ​​60 ARTISTI 620 ESPOSITORI VENDITA EXPO DI AUTO SOTTO 25.000 €

    La casa francese Citroen celebra in questi giorni i 50 anni della GS, protagonista del salone di Parigi del 1970, eletta Auto dell’anno nel 1971.

    2,5 milioni di esemplari venduti dal ’70 al ’87 sono la dimostrazione del successo e della brillante carriera commerciale di questo modello.

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    Restauro Fiat 500 | Impianto frenante

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    Auto storica o auto d’epoca? Conosci la differenza?

    Spesso mi scrivete dicendomi “Ciao Marianna, ho una Fiat 500 d’epoca…” e per “d’epoca” intendete una auto appartenente ad un’altra epoca. Ma purtroppo devo deludervi: auto d’epoca e auto storica non sono sinonimi, non sono la stessa cosa e questo articolo è per fare chiarezza sulla differenza esistente.

    Auto d’epoca: cosa sono, quali sono i requisiti per definirla tale

    Secondo quanto scritto, si definisce auto d’epoca una vettura prodotta almeno 30 anni prima (fa fede l’anno di costruzione) che non ha i requisiti minimi che le permettono di circolare su strada e che non è iscritta al Pubblico Registro Automobilistico (PRA).
    Secondo la normativa di riferimento contenuta nell’Art.60 del Codice della Strada, “rientrano nella categoria dei veicoli d’epoca i motoveicoli e gli autoveicoli cancellati dal P.R.A. perché destinati alla loro conservazione in musei o locali pubblici e privati, ai fini della salvaguardia delle originarie caratteristiche tecniche specifiche della casa costruttrice, e che non siano adeguati nei requisiti, nei dispositivi e negli equipaggiamenti alle vigenti prescrizioni stabilite per l’ammissione alla circolazione. Tali veicoli sono iscritti in apposito elenco presso il Centro storico del Dipartimento per i trasporti terrestri.”

    I veicoli d’epoca sono soggetti alle seguenti disposizioni:

    a) la loro circolazione può essere consentita soltanto in occasione di apposite manifestazioni o raduni autorizzati, limitatamente all’àmbito della località e degli itinerari di svolgimento delle manifestazioni o raduni. All’uopo i veicoli, per poter circolare, devono essere provvisti di una particolare autorizzazione rilasciata dal competente ufficio del Dipartimento per i trasporti terrestri nella cui circoscrizione è compresa la località sede della manifestazione o del raduno ed al quale sia stato preventivamente presentato, da parte dell’ente organizzatore, l’elenco particolareggiato dei veicoli partecipanti. Nella autorizzazione sono indicati la validità della stessa, i percorsi stabiliti e la velocità massima consentita in relazione alla garanzia di sicurezza offerta dal tipo di veicolo;

    Per quanto riguarda invece le “auto storiche” rientrano nella categoria dei motoveicoli e autoveicoli di interesse storico e collezionistico tutti quelli di cui risulti l’iscrizione in uno dei seguenti registri: ASI, Storico Lancia, Italiano FIAT, Italiano Alfa Romeo, Storico FMI.

    Quindi sono veicoli di interesse storico o collezionistico che possono circolare liberamente sulle strade purché posseggano i requisiti previsti (revisione, documentazione, targhe ecc)
    È di fondamentale importanza richiedere anche l’attestato di “datazione e storicità” che però, secondo quanto viene stabilito dall’articolo 215, si può richiedere solo quando tutti i componenti della vettura sono originali, gli interni sono ben conservati e intatti e il motore è funzionante.

    Attenzione: non tutte le auto dai 30 ai 39 anni sono di interesse storico!
    Il criterio del tempo non è sufficiente, sono infatti da considerarsi tali le auto che rientrano nella lista ACI delle auto storiche dai 20 ai 39 anni di anzianità. Tutte le auto dai 40 in poi sono da considerarsi auto storiche a prescindere dalla presenza o meno nella lista ACI.

    Chiunque circoli con veicoli d’epoca senza l’autorizzazione prevista dal comma 3, ovvero con veicoli di cui al comma 5 sprovvisti dei requisiti previsti per questo tipo di veicoli dal regolamento, è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da € 87 a € 345 se si tratta di autoveicoli, o da € 42 a € 173 se si tratta di motoveicoli.

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